Spuntano nuovi elementi sul caso di Erba, che vede condannati Olindo Romano e Rosa Bazzi: i legali presentano una nuova istanza.
Una possibile svolta nel caso della strage di Erba, per cui sono stati condannati all’ergastolo Olindo Romano e Rosa Bazzi. Ma i legali dei coniugi, Fabio Schembri e Luisa Bordeaux, sostengono di avere in mano nuovi elementi in grado di portare a un proscioglimento della coppia in carcere dal 2007.
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Sette consulenze incompatibili
E’ stata depositata alla Corte d’Assise di Brescia l’istanza di revisione di condanna, con cui gli avvocati chiedono un nuovo processo per Olindo Romano e Rosa Bazzi. Sono state allegate nel documento sette consulenze, audio e video e “affrontato tempi più vasti”, dichiara l’avvocato Fabio Schembri. La richiesta che sarà valutata a Brescia consta di oltre 150 pagine.
Tra i punti contestati, ci sono le modalità della morte di Valeria Cherubini che sarebbero “incompatbili” con la versione di Olindo e Rosa. I legali si aggrappano anche sulle intercettazioni ambientali sul letto d’ospedale del sopravvissuto Mario Frigerio e su uno studio sull’energia elettrica nella casa dell’eccidio.
Inoltre, si parla anche della testimonianza di Abdi Kais, mai sentito dagli inquirenti, e residente nell’abitazione di Erba. L’uomo venne poi arrestato per spaccio nella zona dove avvenne la strage.
I dubbi sulla testimonianza di Frigerio
La coppia è accusata di aver ucciso, l’11 dicembre 2006, Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. Rimase ferito il marito di quest’ultima Mario Frigerio.
Si insiste proprio sulla testimonianza di quest’ultimo, unico sopravvissuto alla strage di Erba e morto negli anni successivi. Frigerio riconobbe Olindo in aula, secondo quanto dichiarato dall’uomo quando era ancora in vita.
Una versione che, però, non convince i legali di Rosa e Olindo. La testimonianza infatti contrasterebbe con quanto dichiarato da Frigerio nell’immediatezza, nel letto d’ospedale.